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01 novembre 2020

Solennità di tutti i santi

Comunità Mamré

Condividiamo una elevazione di don Pierino del 01 novembre 2005.

TU SEI DEGNO DI PRENDERE IL LIBRO E DI APRIRNE I SIGILLI PERCHE SEI STATO IMMOLATO.
(Ap 5,9)

È il libro dei nostri peccati,
è il libro della nostra condanna,
è il libro del nostro riscatto
per il sangue dell’Agnello.

“Ecce agnus Dei”
proclama, canta la Chiesa
presentando ai fedeli
l’Agnello fatto pane
perché mangiando
si purifichino,
si rafforzino,
ritrovino pace.

Il simbolo
aveva salvato il popolo
dalla furia del faraone
per quel sangue dipinto
sull’architrave delle case.

Giovanni lo additò
al popolo in attesa di salvezza:
“Ecco l’Agnello di Dio,
ecco Colui che toglie il peccato del mondo”.

La pecorella avvinta dalle spine
è l’umanità
che le mani dell’Onnipotente
liberarono
quando il Verbo
si fece Lui stesso Agnello
capace di sciogliersi
dai vincoli della morte.

È Lui che senza belare
fu condotto al macello.
Non un lamento,
non un rimprovero,
non una vendetta.

Dal suo cuore squarciato
uscì la parola
più confortante,
mai sentita:
“Padre, perdona loro”.

È l’implorazione di Dio,
fatta moneta,
per riscattare
l’uomo dall’inferno.

O Agnello di Dio,
che togli i peccati del mondo
abbi pietà di noi!
Dona a noi la tua pace,
quella che ci hai preparato
il giorno in cui,
quale trofeo,
ci presentasti al Padre,
preparando per tutti noi
un posto nella gloria!
Amen.