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"Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita, ogni vita umana!" - Giornata della vita 2021
La proposta e la successiva istituzione di una Giornata annuale da dedicare alla difesa della vita, nacque dal consiglio permanente della CEI nel 1978 con la finalità di promuovere l’accoglienza della vita, in particolare della vita nascente.La Giornata per la vita 2021 vuol essere un’occasione preziosa per sensibilizzare tutti al valore dell’autentica libertà, nella prospettiva di un suo esercizio a servizio della vita.
«Dire “sì” alla vita è il compimento di una libertà che può cambiare la storia. Ogni uomo merita di nascere e di esistere», questo ci ricordano i Vescovi italiani nel messaggio per la 43^ Giornata Nazionale per la Vita del 7 febbraio 2021.
«La Chiesa non si rassegna e non si rassegnerà mai»: sono le parole che accompagnarono l’istituzione della Giornata per la Vita, negli ultimi mesi del Suo pontificato, dette da San Paolo VI, che continua ad intercedere per la vita umana nascente. Anche oggi con questo messaggio la Chiesa mantiene desta la coscienza dei cristiani e della società civile sul dramma dell’aborto, che, spezzando l’inscindibile binomio “libertà e vita”, rompe «le relazioni, distrugge la “casa comune”, rende insostenibile la vita, costruisce case in cui non c’è spazio per la vita nascente».
Riportiamo alcuni stralci del messaggio:
Responsabilità e felicità
Il binomio “libertà e vita” è inscindibile. Costituisce un’alleanza feconda e lieta, che Dio ha impresso nell’animo umano per consentirgli di essere davvero felice. Senza il dono della libertà l’umanità non sarebbe se stessa, né potrebbe dirsi autenticamente legata a Colui che l’ha creata; senza il dono della vita non avremmo la possibilità di lasciare una traccia di bellezza in questo mondo, di cambiare l’esistente, di migliorare la situazione in cui si nasce e cresce. L’asse che unisce la libertà e la vita è la responsabilità. Essa è la misura, anzi il laboratorio che fonde insieme le virtù della giustizia e della prudenza, della fortezza e della temperanza. La responsabilità è disponibilità all’altro e alla speranza, è apertura all’Altro e alla felicità. Responsabilità significa andare oltre la propria libertà per accogliere nel proprio orizzonte la vita di altre persone. Senza responsabilità, libertà e vita sono destinate a entrare in conflitto tra loro; rimangono, comunque, incapaci di esprimersi pienamente.
Dire “sì” alla vita è il compimento di una libertà che può cambiare la storia. Ogni uomo merita di nascere e di esistere. Ogni essere umano possiede, fin dal concepimento, un potenziale di bene e di bello che aspetta di essere espresso e trasformato in atto concreto; un potenziale unico e irripetibile, non cedibile. Solo considerando la “persona” come “fine ultimo” sarà possibile rigenerare l’orizzonte sociale ed economico, politico e culturale, antropologico, educativo e mediale. L’esercizio pieno della libertà richiede la Verità: se desideriamo servire la vita con vera libertà occorre che i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà s’impegnino a conoscere e far conoscere la Verità che sola ci rende liberi veramente. Così potremo accogliere con gioia “ogni vita umana, unica e irripetibile, che vale per se stessa, costituisce un valore inestimabile (Papa Francesco, 25 marzo 2020, a 25 anni dall’Evangelium vitae). Gli uomini e le donne veramente liberi fanno proprio l’invito del Magistero: “Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà, pace e felicità!”.