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53° Anniversario di fondazione Comunità Mamré
A Berlingo ospiti, operatori, volontari e amici insieme per la S.Messa di ringraziamento
2 ottobre 2024: è ormai una tradizione il convenire di ospiti, operatori, amici e volontari in un posto significativo per la vita di don Pierino, per dire insieme "GRAZIE" il giorno in cui ha fondato la Comunità Mamré
Ogni anno si fa tappa in una località significativa per il ministero pastorale di don Pierino. E Berlingo l'ha avuto parroco dal 1976 al 1982.
I motivi di gratitudine sono tanti e profondi: li ha ben illustrati la Presidente della Fondazione Tecla Cioli. Che poi ha continuato emozionando l'assemblea, nel ripercorrere con le parole di don Pierino alcuni elementi significativi della sua permanenza in questo paese sperduto nella campagna e silenzioso. "Silensioso lo è ancora!" ha detto nell'omelia il parroco don Gianluca Guana, che ha accolto con generosità e simpatia l'allegra assemblea. Ha inoltre invitato a riconoscere nei volti delle persone che ci sono vicine e che ci aiutano quegli "angeli" che sono segni della Misericordia di Dio per noi. E a farci "angeli" a vicenda gli uni con gli altri, per alimentare la speranza
Al termine della S.Messa ogni Comunità ha condiviso alcuni ricordi significativi scaturiti dall'incontro con don Pierino. da essi è emersa la ricca umanità di don Pierino, chinata particolarmente sul mondo della fragilità e della sofferenza.
La festa è continuata nelle zone di appartenenza delle varie unità d'offerta, con un momento conviviale.
"Laudato sì’ mio Signore, per il dono della Comunità Mamré, piccola, graziosa, vivace, attiva porzione di Chiesa da Te progettata perché ancora si potesse esclamare: – Quanto è buono il Signore! –" (don Pierino Ferrari)
Ringraziamo il Parroco Don Gianluca, che ci ha accolto per la celebrazione della S. Messa di ringraziamento per i 53 anni di fondazione di Mamrè. In questa S. Messa ringraziamo la Trinità dalla quale abbiamo attinto il nostro carisma. Ricordiamo gli angeli custodi per la loro protezione. Affidiamo alla Misericordia di Dio tutti gli ospiti, amici e i familiari che hanno raggiunto la vita eterna. In modo particolare facciamo memoria di don Pierino e di tutte le sue opere. Ringraziamo anche la comunità delle MFVI di Rivoltella, presenti a testimoniare la forte comunione di spirito fra don Pierino e la venerabile Madre Giovanna Francesca dello S. Santo , sua madre spirituale. Sono presenti col cuore anche la Madre generale sr. Fatima e la comunità delle suore.
Abbiamo desiderato celebrare questo anniversario di fondazione a Berlingo, per onorare il servizio prestato da don Pierino quando era parroco in questa parrocchia.
Eravamo alla conclusione dell’anno 1975, un anno iniziato con grande disagio, anche dal punto di vista sanitario, quando a don Pierino fu proposta la parrocchia di Berlingo-
La nuova destinazione non era particolarmente ambita, tanto che prima di Lui, tre sacerdoti non avevano accettato.
L’ingresso avviene il 25 gennaio 1976 e vi resterà fino agli ultimi mesi del 1982.
L’esordio in questa nuova parrocchia si svolge all’insegna della povertà.
Don Pierino scrive: -Tu Divino Regista mi presentasti quale protagonista cui dovevo farle da spalla, la signora povertà. Con gioia mi muovevo per assecondarla: povero e delizioso il tempio; poveramente poetica la canonica; provvidenzialmente povero lo spazio per l’attività pastorale. A Berlingo ho scoperto quanto sia prezioso il tandem come strumento di apostolato. Sul tandem c’eri tu al manubrio, ed io, tuo gregario, ai pedali di supporto.-
La pastorale è fondata sulla Carità e il suo ministero intensificato da una grande fiducia nella divina Provvidenza.
Gli anni trascorsi in questa parrocchia sono per don Pierino l’occasione per rivisitare il suo essere prete.
Diceva di Berlingo: “oasi di silenzio e di preghiera, mio Signore, mi ha permesso di vivere sette anni della mia vita, ormai matura, approfondendo e apprezzando, sia dal punto di vista teologico, che ecclesiale e civile, quanto sia inestimabile la vita vissuta nella carità. Divino Regista, a “Berlingo” m’apristi la mente, m’orientasti la volontà, mi scaldasti il cuore in favore dei fratelli e delle sorelle anziani, bisognosi d’essere accolti. Mi si diceva: “il prete deve occuparsi delle anime e non di tutto ciò che interessa i corpi”. A questo riguardo, indagando nel mio operato, mi consola confermare che “Non ho mai incontrato un’anima, che non fosse in un corpo, sovente in un corpo malato e bisognoso di cure”.
Fu l’amore nei tuoi riguardi che, ci sostenne a preparare una casa per ospitare alcuni anziani in difficoltà, accogliendo come primo ospite Bortolo Pasinetti.
È stato l’inizio di quell’avventura che mi ha concretamente introdotto al totale abbandono, nelle tue mani. Ricordo quando, trovandomi nel confessionale della parrocchiale mi hai lasciato cadere sulle ginocchia una manciata di biglietti da centomila! E io a rincorrerti, per esprimerti la mia commossa gratitudine.
Di Berlingo una grande quantità di persone generose ho portato nel cuore con riconoscente affetto
Berlingo è anche ricordato per le amicizie, semplici, ma vere e feconde. Per aver accompagnato le famiglie ad aprire la loro casa ai bisogni dei deboli e per essere stato per don Pierino un’autentica esperienza di crescita nella fede e in umanità
Anche noi siamo grati alla comunità Parrocchiale di Berlingo per aver arricchito il cuore di don Pierino di fecondità, come siamo riconoscenti a tutti gli operatori e ospiti, per aver proseguito ad attuare il carisma dell’accoglienza, incrementandolo con l’originalità di ciascuno. Questa s. Messa, evocando il nostro saluto e il vicendevole augurio della pace, ci aiuti a guardare oltre l’orizzonte dominato dalle logiche di guerra e da una diffusa rassegnazione al fine di dare il nostro apporto in favore della pace.